Cattedrale di Palermo, la cronistoria
Le Prime Cattedrali e la Moschea
IV Secolo
dopo l'emanazione dell'editto di tolleranza di Costantino, i Palermitani, nel luogo dove aveva celebrato il vescovo S.Mamiliano e dove molti fedeli avevano patito il martirio, costruiscono la loro prima Cattedrale, distrutta dai vandali e di cui nulla è a noi pervenuto.
604
E' consacrato alla Vergine Maria un nuovo grande tempio, di cui é a noi pervenuta, probabilmente, la Cripta, a pianta basilicale di forma quadrata.
831
I saraceni conquistano Palermo e modificano la Cattedrale del seicento in una grande moschea detta "Gami".
Nella foto la pagina del Corano che proviene dalla Moschea Saracena, oggi collocata sulla prima colonna a sinistra del portico meridionale.
La Cattedrale Normanna
1072
i Normanni, presa Palermo, restituiscono l'antica Cattedrale al culto cristiano.
1185
E' consacrata alla Vergine Assunta la nuova cattedrale, voluta dall'Arcivescovo Gualtiero Offamilio. l'anno di inizio della costruzione della Cattedrale è incerto.
Perché una nuova Cattedrale a Palermo? La Cattedrale voluta da Gregorio Magno doveva, molto probabilmente versare in cattivo stato e Palermo, capitale del regno, doveva avere una Cattedrale "Normanna".
Questa Cattedrale Guglielmo II, detto il "buono", aveva deciso di costruirla a Monreale. Gualtiero si oppose fermamente al volere del Re, ma risultati vani tutti i suoi tentativi di bloccare la costruzione monrealese, assunse la decisione di edificare a Palermo una "nuova" Cattedrale "normanna", abbattendo la vecchia. Non sappiamo quanto dell'antico tempio sia stato reimpiegato nella nuova costruzione.
Lo sviluppo in pianta della nuova cattedrale risente dei forti influssi delle sensibilità religiose-architettoniche nord europea e bizantina: l'aula assembleare, divisa in tre navate molto allungate, si sviluppa secondo la forma della "basilica romana"; la zona del Santuario, con Titulo ed Antitulo, nel suo sviluppo centrico è di ispirazione bizantina. Motivi questi che ritroviamo nella strutturazione degli spazi interni del Duomo di Monreale.
ricostruzioni grafiche della pianta e della assonometria della Cattedrale Gualtierana (F. Calamia)
Originale il "sistema" di sostegno delle pareti della navata centrale, costituito da quattro esili colonne da cui si dipartivano archi a sesto acuto di ispirazione araba, ben visibili nella sottostante incisione dell'interno del Bova, del 1760, che consente una lettura dell'interno del tempio Gualteriano.
Il loggiato che percorre tutto il coro e l'antitulo, oggi visibile nelle parti residue, è un rimando alle grandi Cattedrali normanne della Francia e dell'Inghilterra. Esso è visibile al centro della parte alta della incisione del Bova sopra riprodotta.
L'interno della Cattedrale non era decorato e doveva presentarsi come l'attuale Chiesa di S. Spirito a Palermo (oggi all'interno del Cimitero di S. Orsola).
Il tetto della Cattedrale era ligneo strutturato in capriate, di quelle originali ne sono a noi pervenute cinque.
L'esterno della Cattedrale, nel presentarsi come palazzo munito, era segno di potere temporale piuttosto che spirituale. Ciò è certamente dovuto alla figura di fine politico di Gualtiero, committente e probabile architetto, ed alla ideologia teocratica che ispirava gli uomini di Chiesa in quel tempo.
Nella incisione del Grano del XVII sec., sopra riprodotta, escludendo i tre livelli superiori delle torre angolari, si ha una immagine attendibile della Cattedrale Gualteriana al suo esterno.
1250
Vengono portati a termine i primi due ordini delle torri laterali. (la notizia viene qui riportata perché molti studiosi ritengono che lo sviluppo delle torri apparteneva al progetto Gualtierano)
1260
E' completata la costruzione della sagrestia
1311
All'interno viene eretto l'Altare del Crocifisso
1342
Iniziano i lavori per la costruzione degli ultimi tre ordini delle quattro torri angolari
1352
Viene completata la costruzione del portale occidentale.
1393
Viene eretto l'altare di San Pietro.
XIV sec.
Viene innalzata la sagrestia e collocato l'artistico portale.
Nel Rinascimento: le opere del Gambara, di F. Laurana e dei Gagini
1426
Antonino Gambara realizza il portale meridionale.
1432
Viene installata all'ingresso meridionale la porta in legno intagliato di Francesco Miranda
1453
Antonino Gambara realizza il portico meridionale
1466
Viene installato all'interno, il coro ligneo e realizzata una cupola lignea
1469
Francesco Laurana realizza la statua della Madonna Libera Inferni
1510
Antonello Gagini inizia la costruzione della tribuna marmorea per decorare l'abside centrale. Nella stampa del Bova del 1760 è riprodotta la tribuna come si presentava prima della sua dismissione.
1537
Fazio e Vincenzo Gagini completano la costruzione del portico settentrionale.
1568
Vincenzo Gagini esegue i portali di ingresso alla nuova grande sacrestia appena ultimata.
1574
Vincenzo Gagini completa la tribuna gaginiana cui lavorarono pure i figli di Antonello: Giacomo e Fazio.
Viene installato nella torre di sud est l'orologio, opera di V. Gagini.
1575
Viene posata la balaustrata di recinsione del piano della Cattedrale, opera della bottega di V. Gagini.
1583
G. Spatafora e A. Ferraro realizzano l'acquasantiera, posta a destra della navata centrale, ad imitazione di quella già realizzata da Domenico Gagini.
Santa Rosalia in Cattedrale e gli interventi in epoca barocca
1589
L'Arcivescovo Marullo fa costruire il corpo delle cappelle lungo la navata meridionale.
1635
Viene completata la realizzazione della cappella di S. Rosalia. In essa è custodita la nuova urna a reliquiario con i resti mortali della Santa, progettata da Mariano Smeriglio.
1653
Cosimo Fonsaga realizza, nella cappella del sacramento, l'altare in lapislazzuli.
1659
Viene rifatto il portale settentrionale.
1663
Nella cappella del Crocifisso vengono poste: la statua di S. Giovanni apostolo di Gaspare Guercio, e le statue di S. Maria Maddalena e di Maria Vergine di Gaspare Serpotta.
1685
Viene scoperta nel piano della Cattedrale la fontana dei tre vecchioni appena restaurata.
1709
il tetto ligneo delle navate laterali viene sostituito da volte a crociera.
1726
Un terremoto distrugge la parte superiore, a forma piramidale, della torre campanaria che viene ricostruita con una forma un po’ arabesca.
1744
la statua di S. Rosalia di V. Vitaliano prende il posto della fontana dei tre vecchioni al centro della piazza della Cattedrale.
1761
Viene portata a termine la nuova balaustra della piazza, che è a noi pervenuta
Nella stampa di Antonio Bova del 1761 si possono leggere la torre campanaria del 1726, la statua di S. Rosalia al centro del piano e la balaustra appena ultimata.
Il grande restauro su progetto di Ferdinando Fuga
1781
Inizio del grande restauro secondo il progetto di Ferdinando Fuga sostenuto dal Re Borbone Carlo III e voluto dall'Arcivescovo Filangeri . Sotto: pianta ed assonometria della Cattedrale prima dell'avvio del restauro.
ricostruzioni grafiche della pianta e della assonometria della Cattedrale al 1781 (F. Calamia)
1797
Filippo e Gaetano Pennino, scultori, realizzano il fonte battesimale.
1801
E' completato il grande restauro della Cattedrale. Lo sviluppo in pianta è a croce latina con la cupola nella intersezione dei due bracci. L’interno della Cattedrale è completamente rifatto in stile neoclassico. La navata centrale che si chiude ad oriente con l'ampio Presbiterio è divisa dalle navate laterali da un sistema di pilastri cui vengono addossati, con funzione decorativa, le antiche colonne della Cattedrale gualteriana. Le navate laterali vennero allargate e sono terminate dalle cappelle del Sacramento (navata settentrionale) e di S. Rosalia (navata meridionale).
Nelle volte delle navate laterali, in corrispondenza delle cappelle, si aprono delle cupolette con il caratteristico lanternino.
Le modifiche all’interno imposero modifiche anche all’esterno con l’aggiunta di elementi che sono resi visibili nella diversità dei conci. Il portale settentrionale venne soppresso e quello meridionale spostato nella posizione attuale. Le decorazioni preesistenti, in tarsia lavica, o vennero coperti dai nuovi elementi (cupolette) o addirittura ricoperti con intonaco. Le statue della Tribuna gaginiana furono poste nella merlatura esterna su appositi basamenti.
Una più ampia descrizione della cattedrale restaurata, che è a noi pervenuta, la potrete leggere nelle pagine dedicate alla visita virtuale.
ricostruzioni grafiche della pianta e della assonometria della Cattedrale dopo il 1801 (F. Calamia)