Sui Passi di Rosalia:

Pellegrinaggio in Cattedrale

La Cattedrale è luogo di continua meta di quanti devoti vogliono pregare la Santa dinanzi alla preziosa urna a reliquiario che ne custodisce i resti mortali. Da qui si muove e fa rientro la sacra urna il 15 di luglio, quando a memoria della processione miracolosa, è portata in processione per le vie del centro storico della città.

La Cattedrale ed il Museo Diocesano che sono adiacenti l'una all'altro, separati unicamente da Via Matteo Bonello, custodiscono importanti reperti che si riferiscono a S. Rosalia, utili per andare alla scoperta del cammino di Fede percorso dal popolo palermitano fin dalla sua morte, quando il culto e la devozione per la santa eremita cominciarono a diffondersi per diventare un fenomeno dirompente subito dopo il miracolo di Palermo liberata dalla peste per sua intercessione.

 

 

Di Santa Rosalia la Cattedrale di Palermo è casa. Qui infatti, nella cappella a lei dedicata, che si trova in fondo alla navata meridionale, sono custoditi, i resti del suo corpo mortale ritrovati sul Monte Pellegrino il 15 luglio del 1624 e portati in processione il 9 giugno del 1625, evento in seguito al quale miracolosamente la peste che infuriava a Palermo cessò.

 
   

La Cappella di S. Rosalia, dopo il grande restauro della Cattedrale su progetto di Ferdinando Fuga, iniziato nel 1780 e conclusosi nel 1781, è stata collocata la dove erano le tombe di Re ed imperatori Normanni. Vi si accede da una Cancella in rame. In essa, preceduta da un altare d'argento sul cui paliotto è raffigurata S. Rosalia, si trova la preziosa urna a reliquiario d'argento, realizzata nel 1631, per volontà del Senato Palermitano, su progetto dell'Architetto Mariano Smeriglio, in cui sono conservate le reliquie della Santa che il 15 luglio vengono portate in processione per le vie della città. (digitate qui per la descrizione dell'urna di S. Rosalia)

 

Alle pareti della Cappella dedicata alla Santa sono stati posti i bassorilievi, del 1818, di A. Villareale, quello di destra raffigura S. Rosalia che intercede per la salvezza di Palermo colpita dalla peste, quello di sinistra raffigura la processione miracolosa.

 

Dietro l'urna a reliquiario di S. Rosalia in alto è posto il quadro di Giuseppe Velasco che ci ha consegnato una delle immagini più venerate della Santuzza (XVIII sec)

 

A destra della Cappella di S. Rosalia si apre il vano di accesso ai locali del tesoro della Cattedrale al fondo del quale è posta la statua di S. Rosalia, opera di Bartolomeo Tagliavia del 1638. Nelle sale del tesoro, riferiti a Santa Rosalia, sono esposti: Reliquiario a statua di Santa Rosalia (n. 16) di argentiere palermitano del 1724-1725 in argento sbalzato e cesellato. Reliquiario di Santa Rosalia (n. 69) di argentiere siciliano, fine XVI sec., in argento sbalzato e cesellato. Reliquiario di S. Rosalia (n.63) di D. La Villa, del 1802, con grani di rosario in argento sbalzato, cesellato, paliotto con Santa Rosalia, opera di pittore ignoto del XVII sec. 

Per visitare il tesoro munirsi di biglietto di ingresso

 

Il Senato Palermitano fece realizzare nel 1625, in occasione della processione miracolosa della prima processione miracolosa, una prima urna a reliquiario d'argento e cristalli, opera dei maestri intagliatori Apollonio Mancuso e Nicolò Viviano. L'urna sostituita da quella del 1631 è stata utilizzata per secoli per custodire nella cappella delle reliquie in Cattedrale l'osso del braccio di S. Agata. Oggi, ritornata a custodire una reliquia del corpo di Santa Rosalia, è utilizzata, soprattutto durante il festino, per portare la Santa alla venerazione dei fedeli delle diverse comunità ecclesiali.

   

Abbiamo iniziato il nostro itinerario di scoperta di S. Rosalia in Cattedrale dalla cappella di S. Rosalia per renderLe immediato omaggio. Ora dopo aver superato la cappella delle reliquie ci conduciamo alla parte opposta della navata meridionale nelle vicinanze dell'ingresso occidentale della Cattedrale per visitare la tomba di Ruggero II, che diede inizio al Regno di Sicilia e che la tradizione vuole che sia stato proprio lui a concedere S. Rosalia in sposa al nobile Baldovino per ricompensarlo di avergli salvato la vita durante una battuta di caccia al leone. Nozze rifiutate dalla Santa e la spinsero a fuggire dalla corte per andare eremita, dedicata al Signore, per le montagne della Sicilia fino alla Quisquina.

La visita all'interno della Cattedrale si conclude ammirando la formella in alto a sinistra della porta bronzea di Filippo Sgarlata del 1961 in cui è raffigurato il sogno del cacciatore in cui  S. Rosalia gli conferma l'autenticità come resti del mortali del suo corpo le ossa ritrovate sul Monte Pellegrino sollecitandolo a convincere il Cardinale Giannettino Doria a che fossero portate in processione per salvare la città dalla peste

 

La suggestiva visita dei tetti della Cattedrale (a pagamento) consente di abbracciare con un solo colp'o d'occhio quella parte della città, Centro storico e Monte Pellegrino, che fu il luogo della vita di Santa Rosalia

 

All’esterno al centro del piano della Cattedrale è la statua di S. Rosalia di V. Vitagliano del 1745 e, posta sulla balaustra marmorea, ingresso centrale da Corso Vittorio Emanuele, la statua di Santa Rosalia di G. Guercio del 1656

 

 

 

Santa Rosalia nel Museo Diocesano

 

a sinistra:

XIII sec. S. Oliva, S. Elias, S. Venerae S. Rosalia
1991, di Paolo Malfatti - S. Rosalia e l'ercta
Palermo, Museo Diocesano

al centro

1530 - I Ss. protettori di Palermo intercedono per la Città.
di Atonello Crescenzio
Palermo, Museo Diocesano

a destra

1576, Palermo liberata dalla peste.
di Simone De Wobrek

Palermo, Museo Diocesano

 

a sinistra

1624 - S. Rosalia intercede per Palermo
di Vincenzo La Barbera
Palermo, Museo Diocesano
 

a destra

1750 - Incoronazione di S. Rosalia
di Vito D'Anna
Palermo, Museo Diocesano

   

 


Contatti

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Cattedrale di Palermo - C.so Vittorio Emanuele - Palermo

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sito: www.cattedrale.palermo.it

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