Il presbiterio

 

L'area è stata determinata in seguito ai lavori di restauro del 1781 -1801 chiudendo i grandi archi laterali del titulo ed antitulo della cattedrale Gualteriana ed inglobandovi il catino absidale centrale.

Si articola in tre aree: lo spazio delle celebrazioni liturgiche, il coro ed il catino absidale

 

Lo spazio della liturgia della Parola e della Liturgia Eucaristica

La zona del Presbiterio nel 2005, per conformarsi ai dettami del Concilio Vaticano II, è stata avanzata, inglobando parte del transetto, per la posa  dell'ambone e dell'altare centrale, opera di Mons. Vincenzo Gorgone.

A ridosso dei pilastroni che sostengono l'arco di accesso al Coro sono collocate: a sinistra la statua di San Gregorio ed a destra la statua di Sant'Ambrogio

 

Il Coro

Il coro ligneo, realizzato nel 1466 in stile gotico catalano, richiama quello della Cattedrale di Barcellona in Spagna, termina con gli scanni del Ciantro a sinistra e dell'Arcivescovo a destra, ciascuno dei quali reca alla base un pregevole bassorilievo ligneo: l’uno raffigura " L’ adorazione dei Magi" , mentre l’altro la "Dormitio Virginis". Sotto le foto del coro nel suo insieme ed a seguire quelle dei particolari delle due ali del.

Nella foto sotto: a sinistra la scena della "visita dei magi", bassorilievo che decora la base del seggio del Ciantro, a destra la scena della "dormitio Virginis", bassorilievo che decora la base del seggio del Vescovo

Nella parete di sinistra del presbiterio nella zona del coro, accanto alle canne dell'organo sono poste, alloggiate in apposite nicchie le statue degli Apostoli San Giacomo Minore e San Simone Cananeo che facevano parte della tribuna del Gagini. Sotto le statue un bassorilievo che ricorda la vita del santo e sopra l'angelo della gloria.

Nella parete opposta (destra), accanto alle canne dell'organo sono poste, alloggiate in apposite nicchie, le statue degli Apostoli San Tommaso e San Matteo che facevano parte della tribuna del Gagini. Sotto le statue un bassorilievo che ricorda la vita del santo e sopra l'angelo della gloria.

 

Il seggio dei Re

Subito oltre la zona del coro, alla parte di sinistra è addossato il seggio reale, del XIII sec., in cui per primi siedettero i sovrani normanni e successivamente i Vicerè del Regno; è decorato con mosaici che riproducono motivi geometrici.

 

L'Abside

Il presbiterio è concluso dall'abside centrale in cui è posto il ricco altare di F. Pinistri (1794) ornato con diaspri, lapislazzuli, agate e legno impietrito. Su di esso si erge la statua del Cristo che risorge sopra il sepolcro vigilato da due soldati. Questa statua era l'elemento centrale della cinquecentesca tribuna absidale di Antonello Gagini. A questa appartenevano anche le statue degli Apostoli allocate in apposite nicchie Ai lati del Cristo Risorto. Sotto ogni statua è posto un bassorilievo che raffigura un episodio della vita del santo e sopra l'angelo della gloria.

Le statue di San Filippo, San Giacomo Maggiore e S. Pietro

Le statue di Sant'Andrea, San Giovanni Evangelista e San Bartolomeo

Le statua del Risorto di Antonello Gagini

Le statua del Risorto di Antonello Gagini, particolare

 

Il pavimento ed il candelabro

La pavimentazione, realizzata a mosaico con tessere di marmo che disegnano motivi geometrici, risale alla tempio gualteriano del XII sec. cosi come il candelabro anch'esso finemente decorato con mosaici. Nella foto un tratto del pavimento con sovrapposti i particolari del cero e di un riquadro a cerchio dello stesso pavimento.

 

La Volta e i suoi affreschi

Il catino absidale e la volta del presbiterio sono stati affrescati da Mariano Rossi tra il 1802 ed 1803.

Sotto l'affresco del catino absidale che riproduce la consegna di Palermo all'Arcivescovo Nicodemo da parte dei Normanni Roberto il Guiscardo con la moglie Sichelgaita e Ruggero dopo averla riconquistata dagli arabi.

Sotto l'affresco della volta a botte che riproduce l'Assunzione in cielo di Maria Madre di Gesù a cui è dedicata la Cattedrale

 

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