PREGHIERA A SANTA ROSALIA PER L’APERTURA DELL’ANNO GIUBILARE

nel Quarto Centenario del ritrovamento del suo corpo

O amabile Santa Rosalia,
Patrona prediletta della nostra Città
con te vogliamo intrattenerci in un dialogo orante e fiducioso, in questo Anno Giubilare
del Quarto Centenario del ritrovamento del tuo corpo.
Donna meravigliosa e saggia,
che hai alimentato la tua vita buona, bella e beata
con il prezioso olio della fede radicata nel Vangelo di Cristo, unisci ancora la nostra
preghiera alla tua.
Come tuoi concittadini e tuoi fratelli e sorelle in Cristo ti invochiamo a custodia della
nostra Chiesa,
della nostra vita, delle nostre case, delle nostre famiglie, della nostra Città e della Casa del
creato.
Vergine pura e libera, amata nostra sorella,
pietra viva e santa della Chiesa palermitana,
accompagna e sostieni il suo cammino sinodale,
fa’ che con te cresca come fraternità dei discepoli di Gesù; illuminata dalla Parola di Dio
e fortificata dai sacramenti pasquali, sia tra le nostre case riflesso della nuova
Gerusalemme celeste, non impronta della vecchia Babele.
Sia ‘casa’ immersa nel mondo
per contribuire a trasformarlo da deserto e da campo di battaglia,
in rigoglioso giardino dove tutti i popoli possano sedersi assieme nella pace, a raccontarsi
storie di vita e d’amore,
a fare festa con l’allegria che si sentiva nei banchetti di Gesù,
con l’amicizia che lui amava e gustava
e che lo guidava di casa in casa,
da Cafarnao a Betania, da Simone a Marta.
Eremita coraggiosa del Monte Pellegrino,
ricordaci di alimentare costantemente “l’uomo interiore”;
insegnaci ad essere custodi gelosi della presenza dello Spirito Santo in noi
così da rimanere saldi nell’amore di Dio e del prossimo,
fedeli al comandamento nuovo lasciatoci da Gesù:
“Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri” (Gv 13,34).
Liberaci dall’idolatria e dalla schiavitù delle cose, dall’egolatria e dalla ricerca di potere e di
visibilità,
dal perverso culto del dio denaro che produce scarti umani, sopraffazione, guerre ed
esodi di popoli,
affrancaci dall’individualismo e dall’indifferenza,
subdole e devastanti pesti dell’odierna famiglia umana.
O Rosalia, ‘Santuzza’ nostra, Pellegrina di speranza,
fascio di luce nella notte,
continua a portare nella tua preghiera le nostre famiglie,
a entrare nelle nostre case che in questo cambiamento epocale
conoscono precarietà economica e relazioni sempre più incerte e conflittuali. Facci stare
accanto ai nostri anziani e ai nostri ammalati
con tenera e rispettosa cura e premura.
Vicini ai nostri giovani
con una condotta di vita sapiente e credibile,
perché non siano ingannati da venditori di fumo
e da imprenditori di illusioni che oscurano la mente e devastano i corpi. Desiderano di
essere amati, capiti e valorizzati,
cercano un futuro più certo e una vita felice,
chiedono di rimanere e di realizzarsi in questa nostra terra
così feconda ma da sempre depredata e umiliata.
Questo giubileo, o nostra Santa Patrona,
illuminato dall’esemplarità attrattiva della tua testimonianza,
ravvivi il nostro attaccamento a te,
rinnovi la nostra adesione a Cristo e al suo Vangelo,
accenda da Palermo una luce di speranza per tutti i popoli che la abitano, propaghi
ovunque, attraverso le nostre voci, l’alto messaggio di vita maturato dal tuo cuore
totalmente abitato da Dio:
“Non abbiate fiducia nella violenza,
non mettete vane speranze nella rapina;
se le ricchezze abbondano,
si distacchi da esse il vostro cuore.
Dio ha parlato una volta,
due volte ho udito questo:
che il potere appartiene a Dio;
a te pure, o Signore, appartiene la misericordia;
perché tu retribuirai ciascuno secondo le sue azioni” (Sal 62,10-12). Amen.
+ Corrado Lorefice
Arcivescovo

 

Foto galleria del presepe allestito ai piedi della statua di S. Rosalia al centro del piano della Cattedrale