Santa Rosalia e i monumenti in stile "Arabo - Normanno"
Santa Rosalia è di origini normanne, apparteneva alla corte normanna ed aveva le funzioni di damigella della Regina Margherita, moglie di Guglielmo detto il "malo" per la ferocia con cui puniva i suoi oppositori. Rosalia, per rango e servizio a Corte, ebbe a frequentare stanze e saloni del Palazzo Reale, ma è da ritenere che per la sua forte spiritualità cristiana abbia più frequentato chiese ed ambienti religiosi piuttosto che quelli di Corte.
Santa Rosalia, che con la sua scelta di vita ha ispirato tanti ed importanti artisti nel corso dei secoli, essendo figlia del suo tempo, è stata testimone di quel mirabile "esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea". "Sincretismo (che) ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie" (dalla dichiarazione UNESCO di Palermo Arabo Normanno ed i duomi di Monreale e Cefalù patrimonio universale dell'umanità). Molti dei Palazzi e delle Chiese che noi ascriviamo al periodo ed allo stile "arabo - normanno" sono stati costruiti o poco prima della sua nascita o durante la sua vita, ed essi sono stati i luoghi della sua vita prima di assumere la drastica decisione di rinunciare agli agi della vita nobiliare per, da eremita, dedicarsi alla contemplazione del Signore, secondo una sensibilità molto diffusa in quel tempo.
In questa pagina proponiamo di rifare, da pellegrini, i passi di S. Rosalia tra il Palazzo Reale ed i monumenti in "stile arabo - normanno" oggi dichiarati dall'UNESCO patrimonio universale dell'umanità, ma vi sollecitiamo ad inserire nell'itinerario anche i quartieri popolari dell'Albergheria e Capo, che si estendono nelle loro immediate vicinanze e che al tempo dei normanni erano già parte viva e pulsante della città come dimostra la loro presenza con il nome di "ideisini", per l'Albergheria, e "Seralcadio" per il Capo nella miniatura del "liber ad Honorem Augusti" di Pietro da Eboli (XII sec.) in cui è rappresentato il lutto della città per la morte di Guglielmo II, riprodotto a sinistra.
Albergheria e Capo già al tempo dei normanni sono stati i quartieri, per buona parte, degli ultimi e degli scartati, luoghi anche di deportazione. Contrade malsane per gli acquitrini maleodoranti ed anche malarici in cui si erano trasformati quelle profonde rientranze di mare, che al tempo dei fenici e dei greci avevano portato a definire la città "tutta porto", da qui il nome di Panormus e quindi Palermo, e che al tempo dei normanni si erano già trasformati nei due fiumiciattoli: il Papireto ed il Kemonia.
Ci piace pensare, e non siamo lontani dal vero, che Santa Rosalia oltre a frequentare i templi con annessi conventi di queste contrade, costruiti in gran numero dai normanni, vi abbia esercitato l'amore verso chi era nella privazione e nella sofferenza.
La visita inizia dal Palazzo Reale
Il Palazzo Reale
La Reggia dei normanni è stata costruita sul punto più alto della Città su preesistenti costruzioni puniche, romane, bizantine ed arabe poste a difesa delle mura della città. Nel Palazzo i normanni concentrarono non solo le funzioni di esercizio del potere ma anche gli opifici tessili (il Tiraz) ed i laboratori reali di oreficeria. Al tempo di Santa Rosalia il palazzo era strutturato in "edifici turriformi collegati da portici e da giardini. ... Nello spazio antistante vi ara anche la cosiddetta Aula Verde, di epoca anteriore, un ambiente aperto e riccamente decorato dove il re accoglieva i suoi ospiti" (da Palermo città d'arte di Cesare De Seta. M. Antonietta Spadaro e Detgio Troisi).
Il palazzo nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti, oggi vi possono ammirare: la Sala d'Ercole con dipinti di G. Velasquez che raccontano le gesta dell'eroe mitologico, le sale del Duca di Montalto, costruite su antiche fortificazioni, affrescate da P. Novelli, V. La Barbera e G. Astorino, la Sala dei Viceré con ritratti di Viceré e notabili del regno, la Sala di Re Ruggero con mosaici che si richiamano alla natura; la Cappella della Regina con un dipinto di P. Sarullo. Altre sale degne di menzione: la Sala Rossa usata dai Borboni come sala del trono e la Sala Gialla con tempere di V. Riolo ispirate alle gesta dei Re Normanni ed oggi usata come sala convegni. Nella Torre Pisana dal 1791 trova ospitalità l'Osservatorio Astronomico. Dal 1946 il Palazzo dei Normanni è sede dell'Assemblea della Regione Siciliana e quindi del Parlamento Siciliano, il primo d'Europa essendo stato istituito nel 1140.
Visita a pagamento
La Cappella Palatina
Nel 1132, S. Rosalia era appena nata, per volere di Ruggero II d’Altavilla, primo Re del regno di Sicilia, fu costruita, all'interno del palazzo reale, La Cappella Palatina. Un vero gioiello dello stile arabo-normanno,un esempio tra i più alti del sincretismo tra gli stili latino, arabo e bizantino. Come gli altri templi costruiti dai normanni, il luogo dell'assemblea dei fedeli ha lo sviluppo della basilica latina, la parte del santuario destinata al sacrifico Eucaristico è a pianta centrica come le chiese bizantine ed è sormontata dalla cupola. I mosaici bizantini decorano la navata centrale con scene dell’Antico Testamento, continuano con le scene della Vita di San Pietro e San Paolo, nelle navate laterali e scene della vita di Cristo nel transetto. L’abside centrale presenta una bella immagine del Pantokrator. Il Cristo benedicente, l’Onnipotente, affiancato, nelle due absidi laterali, da San Paolo e Sant’ Andrea.
Il soffitto ligneo a”muqarnas”- stalattiti- e stelle a otto punte, è decorato con elementi della iconografia persiana. Il pavimento, coperto da mosaici di marmi colorati, con stelle a otto punte e nastri che si inseguono e intrecciano,doveva probabilmente sostituire i tappeti orientali
Visita a pagamento
Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti
Costruita tra il 1130 ed 1148 da Ruggero II, faceva parte di un complesso conventuale affidato da Ruggero ai Benedettini. Luogo molto caro e frequentato dalla nobiltà normanna e quindi dalla Regina e dal suo seguito, tra cui Rosalia, perché qui vi aveva stabilito il cimitero di corte.
Risultato di varie sovrapposizioni, un monastero bizantino, moschea, monastero benedettino, San Giovanni degli Eremiti ha la forma di un parallelepipedo sormontato da cupolette rosse,una delle quali sormonta il campanile, dandole l’aspetto di un minareto. Per questo suo aspetto è diventato un simbolo dell’itinerario arabo-normanno a Palermo.
La chiesa ha due corpi di fabbrica,uno principale, la vera chiesa di un tempo, divisa in due cubi da un arco a ogiva e tre absidi di cui solo la centrale si apre nell’unica navata. Immerso in un bel giardino ricco di varie piante è il bel chiostro col pozzo centrale.
Visita a pagamento
Raccomandiamo anche la vista panormanica dal campanile della Chiesa di S. Giuseppe Cafasso
Visiata a pagamento
La Cattedrale
La Cattedrale di S. Rosalia è stata quella dei primi Normanni, ottenuta riportando al culto cristiano la "grande moschea", che gli arabi avevano costruito trasformando a loro volta l'antica cattedrale del 600.
La cattedrale, che nella foro sopra vediamo illuminata artisticamente in occasione del 389° festino, dal 1624 è la casa di S. Rosalia, in essa nella cappella dedicata all'inizio della navata meridioale, in una preziosa urna a reliquiario d'argento sono custodite le sue ossa rinvenute nel Monte Pellegrino il 15 luglio del 1624. Per arrivare in Cattedrale insieme alla Regina Rosalia percorreva l'antica via coperta che collegava il Palzzo Reale al Tempio.
Visita tesoro, cripta, tombe reali e tetti a pagamento.
Link per la Visita virtuale della Cattedrale >>
Link per l'itinerario di Santa Rosalia in Cattedrale >>
Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio detta della Martorana
Inseriamo la "Martorana" tra i luoghi della vita di S. Rosalia in quanto è verosimile che vi si sia fermata in preghiera magari in compagnia della Regina ma soprattutto per raccontare il periodo storico in Rosalia è vissuta segnato dai contrasti con il Papa che non approvava la creazione del Regno di Sicilia, considerandolo una minaccia e Ruggero II che rifiutava l'autorità del Papa di conferire l' investitura regale, come dimostra un un mosaico, subito a destra dell'ingresso della chiesa, in cui Ruggero II è incoronato Re direttamente dal Cristo senza la intermediazione papale.
Definita da IBN Giusbair, viaggiatore arabo, "il monumento più bello del mondo" La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fu edificata, quando Rosalia era tredicenne, nel 1143 da Giorgio di Antiochia, ammiraglio di re Ruggero II, sulle antiche mura puniche della città.Originariamente era costituita da un cubo cupolato con annesso atrio a forma di trapezio scoperto e porticato e da una torre d'ingresso. Nel 1484 fu ceduta alle suore del vicino convento delle suore benedettine, fondato nel 1194 da Goffredo ed Eloisa Martorana; da qui il nome di chiesa “Martorana”.
Nel XVI secolo l'atrio venne inglobato alla chiesa e l'impianto a croce greca venne trasformato in basilicale con tre navate; la torre campanaria fu utilizzata come ingresso. Nel 1750 venne creata la facciata barocca di N. Palma, prospiciente la Piazza Bellini.
L'accesso allo spazio riservato all'assemblea dei fedeli è preceduto dal coro, del 1588, diviso in due parti, nella parte più bassa sono state reimpiegate le colonne dell'antico portico. Il coro è decorato con gli affreschi di Olivio Sozzi e Guglielmo Borremans. Subito dopo il coro sulle pareti di destra e sinistra sono rispettivamente i mosaici di Ruggero incoronato da Cristo per affermare la concezione teocratica della monarchia e dell'Ammiraglio Federico d'Antiochia ai piedi di Maria.
L'originario cubo della chiesa normanna è smaterializzato dagli splendidi mosaici con scene ispirate alla vita della Madonna e con il Cristo Benedicente raffigurato nella sommità della cupola assiso al trono con la terra posta ai suoi piedi, il tutto tra figure angeliche e motivi floreali e geometrici. L'ampio presbiterio, barocco, del 1685 è decorato con marmi mischi; sull’altare è il prezioso tabernacolo in lapislazzuli ed il dipinto di V. Da Pavia, del 1533, che raffigura l’”Ascensione”. La chiesa fa parte dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, della Chiesa Bizantina in Sicilia.
Ingresso a pagamento
Albergheria e Capo
Vi suggeriamo, come già abbioamo scritto all'inizio di binare questo itinerario con quello Devozionale centrato soprattutto nei quartieri Albergheria e Capo che molto verosimilmente S. Rosalia avrà frequentato quando era in vita. Link a "sui passi di Rosalia, itinerario devozionale" >>
I luoghi dell'itinerario - contatti
Palazzo Reale - C.so Vittorio Emanuele - Palermo
sito www.federicosecondo.org - email: fondazione@federicosecondo.org
tel.: 091 6262833 (Fondazione Federico II)
per info orari e biglietti - fax: 0916262962
Cappella Palatina - C.so Vittorio Emanuele - Palermo
sito: www.cappellapalatinapalermo.it - email: (accesso dal sito)
tel.: 091 7054879 (Ufficio Parrocchiale) - tel.: 091 6262833 (Fondazione Federico II)
per info orari e biglietti - fax: 0916262962
San Giovanni Degli Eremiti - Via dei Benedettini 16 - Palermo
Orari e biglietti -
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Cattedrale di Palermo - C.so Vittorio Emanuele
sito www.cattedrale.palermo.it
email: tourcattedrale@diocesipa.it - tel. 091.334373
fax 091.334375
S.Maria dell'Ammiraglio detta Martorana - Piazza Bellini 3 - Palermo
sito: chiesadellamartorana.it/
email: cuccianicola@virgilio.it
tel.: 345/828823
Assistenza all'itinerario
Con prenotazione. Possibilità di personalizzare gli itinerari
- Cooperativa Terradamare - Via Nasi Nunzio, 18, 90134 Palermo - sito: http://www.terradamare.org - tel.: 380 8646602 › 3207672134 - email: info@terradamare.org
- KORAI - Territorio, Sviluppo e Cultura - impresa sociale - via Mariano Stabile, 221 - 90141 - Palermo sito: www.korai.it - tel. : 091.334625 - email: korai@korai.it - korai@pec.it
- Cristina Chiovari (guida professionale inglese, francese, russo) - email: cristina.chiovari@gmail.com - tel: 3273598383 - 3343193473
- Alessandra D'Acquisto (guida professionale inglese, francese, spagnolo) - email: alessandradacquisto@libero.it - tel: 3388818375
- D'Aleo Roberta (guida professionale portoghese) - email: roberta_daleo@libero.it - tel: 340414514
- Anna Rosa Palpacelli (guida professionale inglese, francese, spagnolo) - email: annarosapalapacelli@alice,it - tel: 360405209
- RIINA VIVIANA (guida professionale spagnolo) - email: riinaviviana@gmail.com - tel: 3476542288
- SIRECI DANIELA (guida professionale inglese) - email: dadosire@gmail.com - tel: 091-6111041 mob: 3331833423
- Silvia Villari (guida professionale inglese, francese) - email: villari@gmail.com - tel: 3388914221